Storia

La Storia

Indoroman è il risultato di una ricerca sul patrimonio tessile tra il Mediterraneo e l’India.

 

INDOROMAN


Gaia Ceriana Franchetti è nata a Buonconvento (Siena) ed è laureata in Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma
Dal 1975 al 1978 viaggia estensivamente in India per la realizzazione del suo primo documentario "Ladakh centro dei passi". Durante questi primi viaggi in India, scopre e si avvicina ai tessuti a telaio.
Nel 1985 con l’Associazione Italia India di cui è il Presidente fino al 1993, cura la mostra dedicata a Leonardo da Vinci in India nel 1986. Nel 1991 esce “Lo specchio del Principe: I Medici e i Moghul” (Edizioni dell’Elefante, Roma).
Nel 1995 fonda Indoroman per la raccolta e l’utilizzo delle stoffe ancora prodotte a telaio manuale, tra il Mediterraneo e l’India: un’eredità tessile da difendere e diffondere.

India e Italia antiche relazioni e commerci


I Soft Powers hanno stabilito le nostre prime relazioni nella storia e in effetti le similitudini hanno creato la nostra relazione duratura. Secondo il professor Alain Danielou, nella sua Storia dell'India, in tempi molto antichi c'era una sorta di stadio comune di civiltà, fatto di città-stato, che praticavano i commerci, un movimento di persone, che si diffondeva dall'India al Mediterraneo, c'erano diverse attività e molto prodotti condivisi per i modi di vivere, tra le differenze. Anche le nostre antiche lingue sanscrito e latino rivelano queste anche interazioni. Uno dei nostri principali Poeti, uomo di grande conoscenza, filologo che studiò anche il sanscrito, Giacomo Leopardi, afferma che i rapporti tra l'India e il Lazio (la regione di Roma) esistevano in epoca pre-etrusca. In epoca imperiale romana c'era molto commercio con l'India, soprattutto con il sud, monete romane, ritrovate ancora oggi, tante di esse, lo mostrano molto chiaramente. Tra gli altri beni e le spezie importati dai romani dall'India c'era il cotone, probabilmente il leggero Mul Mul, la famosa mussola di Machilipatnam, perché lo chiamavano il tessuto dei venti.

I romani tessevano principalmente lana pesante, che è calda ma non vola così con il vento. Poi vennero gli studiosi inviati dalla Chiesa, i gesuiti alla corte di Akbar e Roberto de Nobili da Montepulciano, il bramino di Roma, come veniva chiamato a Madurai, che sapeva parlare tante lingue del sud per raccontare i Vangeli. De Nobili divenne un indù nel suo modo di vivere e di vestirsi e subì un'inquisizione da parte della Chiesa di Roma. Non lo hanno bruciato perché era un prete e il nipote di un cardinale. Rimase e morì in India. L'estetica, la ricerca della bellezza delle forme e dei materiali, i marmi, le tecniche e le abilità, il bisogno di decorazione, collegavano da sempre India e Italia. Dal Rinascimento con gli scambi architettonici Mogul-Medici e continuando fino ai nostri giorni con la tecnologia, il cinema, la musica, le arti e la letteratura. Nella storia italiana i tessuti sono stati fondamentali, i colori originariamente creati per i tessuti hanno alimentato l'uso e il senso dei colori nei dipinti dai tempi di Giotto in poi. La produzione e il commercio di tessuti erano tra le principali attività produttive. Fino a tempi recenti la lana del Piemonte e la seta della Lombardia sono ancora di altissima qualità e rinomate in tutto il mondo. L'Italia è stata anche il più grande produttore di canapa fino al 1950, quando è entrata in uso la plastica.

Per quanto mi riguarda, ciò che mi ha legato all'India ha a che fare con un qualche tipo di conoscenza pratica, il bisogno e l'India ne danno molto. La gamma è ampia: da come eseguire un rito, o recitare un mantra, come respirare, come usare uno splendido broccato, o come cercare di aggiustare tutto, come lavare un elefante e come lavarsi, come usare sterco di vacca per fare una scultura decorata per circondare la casa e poi usarla per cucinare, come sedersi sulle gambe, come bere da una bottiglia senza toccarla con le labbra. E oltre a tutto il resto, la quantità di conversazioni non convenzionali, quasi irreali che possono toccare naturalmente una varietà di argomenti, che puoi avere anche con le persone che incontri per strada. Per tutto quello che ho imparato dall'India mi considero un Indoromana poiché è estremamente naturale fondere gli elementi comuni in questa forma. Questa casa/fabbrica, restaurata con Giorgio Franchetti, mio marito, che era naturalmente incline all'estetica romana, come lo ero io verso quella indiana, è stata spesso descritta come indoromana. Quindi la mia azienda tessile porta lo stesso nome. I nostri due paesi hanno sempre irradiato cultura intorno a loro e come poli di civiltà dovrebbero continuare a farlo con il massimo riguardo e considerazione gli uni per gli altri e per le loro somiglianze.

Diario di un viaggio       1877-79


Manoscritto di un viaggio in India di Giulio Grazioli Lante della Rovere bisnonno di Gaia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo scopo della caccia fu una delle cause che ivi ci condusse: ma fu appunto per questo che ebbimo occasione di vedere luoghi e cose diversissime, e che forse con altro scopo non avremmo mai conosciute né vedute.

Giulio Grazioli Lante della Rovere, Brevi ricordi di un viaggio nelle montagne del Kashmir, Torino, Candeletti, 1881.

 

 

Biofilmografia Di Gaia Ceriana Franchetti

Ha realizzato i seguenti film documentari:

Ladakh centro dei passi” 90’ (1978), 2 puntate sul buddismo tibetano e la città di Leh .

RAIUNO  (premiato a San Sebastian 1978  e Granpremio Mifed Guglielmo Marconi tv 1979 ) 

 Le crisalidi” 4 puntate da 52’ sulle donne islamiche del Maghreb. 1981 RAIDUE

 Video diario di viaggio con lettera” un viaggio attraverso USA. Carabi e Brasile

    tra amicizia e amore. 1983. Festival di Salsomaggiore.

 

 Ora che non siamo più bambini” 1991-96. Otto artisti contemporanei, lavorano,

   ognuno per un giorno con i bambini di una scuola pubblica a Roma.

                 

   Siena Santa Maria della Scala 1999 Museo Madre Napoli 2001

 Xinjiang Nodo dell’Asia” 2001, realizzato per Università La Sapienza, ‘Dip. Studi 

  Orientali. Premio del Pubblico al Festival del Cinema Asiatico a Roma  Nov. 2005

 “ Safari tessile” 2005 un viaggio alla ricerca delle varietà tessili artigianali del Gujarat e del  Rajasthan.

Iaco’s Tale’, 2009, un docufiction sulla storia di Tenzin Sherap, un bambino himalayano, che può  vedere il cosmo. Festival AsiaticaFilmmediale Roma 2009.  Aljazira Asia 2010

  "Un’Artista Italiana in India". Ritratto di Simona Bocchi, scultrice,

Istituto Italiano di Cultura New Delhi 2012

Tapidoo’ Gaia e Pietroarco Franchetti, suo figlio. Ritratto di Giorgio Franchetti collezionista di Arte Contemporanea Venezia Ca’d’Oro Mostra Da Giorgio a Giorgio 2014 Macro Museo Roma 2016.

E’pèn dé mond” film-mosaico sulla Romagna. Ritratto di una regione vivace attraverso personaggi, storia ed attività produttive. 2017 Cesenatico Museo della Marineria, aprile 2018

 ‘The wheel of Khadi: The warp and weft of India’ 70m.  gennaio 2019. Selezione Festa del Cinema

di Roma ottobre 2019. River to River Film Festival Firenze gennaio 2021. 

 

 

 

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